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Presentare in teatro un testo classico, è sempre complicato e difficile, perché ci si imbatte spesso nel blocco monolitico e compatto del piedistallo su cui il tempo pone scrittori e personaggi. Se poi l’autore affrontato è Omero stesso, padre fondatore della letteratura occidentale, e il testo l’Odissea con le avventure di Ulisse, la faccenda si complica. Questo allestimento scenico ha deciso di correre il rischio.
La nostra rivisitazione del capolavoro omerico, pur mantenendo la sua veste classica, mira a restituire la spettacolarità degli avvicendamenti narrativi, ed, insieme, lo spessore dei caratteri che li animano. Sulle orme di un’opera che indaga, più di ogni altra, natura e limiti dell’Uomo, nasce uno spettacolo avvincente, che attraverso dialoghi appassionanti, scene e costumi evocativi, coreografie e combattimenti, vuole trasportare il pubblico al fianco del protagonista. Dall’incontro con figure umane e sovrumane, ninfe e mostri, pretendenti e mendicanti prende vita uno spettacolo ricco di evocazioni fantastiche legate al mito ma anche di riflessioni sulla condizione dell’uomo-eroe. Di Odisseo, Penelope e Telemaco scopriremo i lati più teneri e fragili, i loro difetti, le loro imperfezioni. La drammaturgia si snoda tra diversi momenti quali la solitudine di Penelope che deve gestire un mondo di sopraffazione, le avventure di Ulisse e dei suoi compagni, la memoria del passato, le interferenze delle divinità. Un approccio drammaturgico rivelatosi una nuova e stimolante sfida teatrale, svolto, nel rispetto del principio che deve accompagnare e guidare la costruzione di uno spettacolo teatrale per ragazzi: la libertà.
Parlare degli stati d’animo, riconoscerli, poter raccontare i pregi e i difetti di un eroe classico, può diventare un bel “fare teatro”, un teatro capace di mettere in comunicazione, capace di far riflettere.Uno spettacolo interamente allestito da docenti e alunni dell’Istituto Comprensivo: recitati, canti, musiche, scenografie che si intersecano in una performance nuova, inedita, originale, che stupirà.
Tiziana Fornarelli